sabato 16 febbraio 2013

Pane al farro

Il Farro mi piace tantissimo e in tutte le sue forme: in insalata, zuppa di Farro, cous cous, pasta e anche sotto forma di pane. Il Farro appartiene alla famiglia dei Poaceae, del genere Triticum, è una specie di grano coltivata sin dal 5000 a.c.; è considerato spesso una sottospecie del grano anche se il suo guscio è più duro di quello del grano e per questo è più resistente agli agenti inquinanti e agli insetti. Questo cereale contiene un numero maggiore di proteine rispetto al grano e sono più facilmente digeribili. Il Farro contiene inoltre elementi nutritivi molto importanti per l'uomo come: tiamina, niacina, riboflavina, magnesio, vitamine B, carboidrati complessi. A me piace molto perché ha un sapore che mi ricorda vagamente la nocciola e visto che non posso fare uso delle nocciole per l'allergia mi consolo con il Farro. La farina di Farro non è una farina forte quindi è meglio aggiungere una farina tipo la Manitoba.

Ingredienti

300 g di farina Manitoba, 200 g di farina di farro integrale, 1 bustina di lievito mastro fornaio (7g ) oppure 1 cubetto di quello fresco, 1 cucchiaino di malto d'orzo secco o 1 cucchiaino di malto liquido, acqua q. b. , 2 cucchiaini di zucchero per attivare il lievito secco, 2 cucchiaini piccoli da caffè di sale, 2 cucchiai di olio evo (facoltativo)


Preparazione

Nella ciotola della planetaria versare l'acqua tiepida e il lievito fresco sciolto in poca acqua tiepida, se si usa quello secco va aggiunto alla farina. Aggiungere all'acqua e al lievito metà della farina, lo zucchero e il malto. Azionare la macchina a velocità 1 e lasciare lavorare per un po' poi unire la restante farina, l'olio e il sale; se dovesse essere troppo duro aggiungere un pochino di acqua tiepida. Lasciare lavorare la planetaria per un po', poi versare l'impasto sulla spianatoia infarinata e lavorarlo, (schiacciarlo, tirarlo e raccoglierlo), formare una palla inciderla con un taglio a croce e metterlo a lievitare in un contenitore ponendo sulla superficie della pasta la velina e poi coprirlo con il coperchio o con uno strofinaccio. Lasciare lievitare per almeno un' ora e mezza (io faccio due ore). Trascorse le due ore riprendere la pasta e dargli la forma di una pagnotta o quella che preferite, appoggiarla sulla teglia ricoperta di carta forno, fare dei tagli in diagonale o verticali. Di solito, faccio la pagnotta con il taglio a croce, ma questa volta ho fatto il filone. Rimettere il pane a lievitare per un'ora circa e poi infornare a 180° fino a cottura; il pane dovrà avere un bel colore e battendo con la mano deve dare un suono sordo, vuoto e la base deve essere solida e asciutta. Raffreddare su una gratella il pane prima di tagliarlo. 






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